“Le avventure di Posso”. I personaggi del prequel

Buongiorno, lettori! In questo articolo vi presento alcuni dei personaggi del prequel Le avventure di Posso.

Posso

Partiamo da lui: Posso, il protagonista della saga. Da dove è nato Posso? Dalla fantasia mia e di mio padre. Ho già raccontato questa storia ma non mi stanco mai di ricordarla. Quando ero piccola ero super insistente. “Papà, posso fare questo? Posso andare lì? Posso? Posso? Posso?”. Lui per zittirmi mi rispondeva: “No. Solo Posso può”. Io allora chiedevo maggiori informazioni su questo Posso, e mio padre mi diceva che era piccolo e che viveva in un fungo nel bosco con la sua amica lumachina. Non aggiungeva mai altro. Così io, che andavo ogni giorno dai nonni in campagna, cercavo Posso nei loro prati e nei boschi vicino alla casa. Inventavo molte storie su di lui, e con gli anni è diventato uno dei miei amici immaginari più cari.

Chi è Posso nella trama della saga?

Posso è un essere misterioso che un giorno si risveglia in un bosco in Piemonte. Non sa da dove venga, né perché si sia risvegliato lì. Conosce solo il suo nome e col tempo scopre di avere dei poteri che si evolvono in base alle necessità. Per essere piccolo è piccolo… come potete vedere è alto solo una decina di centimetri. Ma non temete, la sua dimensione non lo ferma. È sempre pronto ad affrontare nuove avventure. Ha donato immortalità a quella foglia di castagno e la porta con sé ovunque. La usa sia per planare dagli alberi, sia per scendere dalle valli fiorite. 

Posso e Miss Lumachina Bla Bla

Miss Lumachina Bla Bla è la prima amica che Posso conosce quando si risveglia nel bosco. È una chiocciola al principio un po’ fifona e diffidente. Quando lo trova svenuto sul prato è indecisa se accoglierlo nella famiglia del bosco o se lasciarlo da solo. Una volta superata la diffidenza iniziale, i due diventano inseparabili compagni di avventure. Lei è permalosa, pettegola ma buona. Si fa chiamare Miss Lumachina Bla Bla, sebbene in realtà sia una chiocciola e non una lumaca senza guscio, e pretende che la si chiami con il suo nome per intero. Col tempo si arrenderà a farsi chiamare Bla, ma solo il suo amico Posso avrà il permesso di farlo. 

“Nessuno merita di rialzarsi da solo, specialmente se una volta in piedi, non sa da che parte andare”

Posso e un’ape

In questo racconto Posso incontra un’ape molto indaffarata. Non è simpatica, devo ammetterlo, ma lei non ha tempo da perdere. Deve lavorare, mica svolazzare qua e là spiegando a Posso come vivono le api! 

 «Di che ti impicci, tu? Vorresti per caso entrare in casa nostra? Ti avverto che ci sono le api guardiane che sanno come comportarsi. Non lasceranno entrare né te, né nessun’ape che arriva da altri alveari!».

Posso e Aculeo

Lui è Aculeo, un riccio abitante del bosco. Anche se i ricci di solito sono animali riservati, Aculeo ama la compagnia, specialmente quella di Posso. Nel racconto “Paura del letargo invernale” Aky è spaventato. Non vuole andare in letargo perché teme di non ritrovare più i suoi amici quando si sveglierà in primavera. Sarà compito di Posso convincere il piccolo riccio che deve lasciare la paura fuori dalla tana dove andrà a riposare. 

 «Non devi vederla in questo modo, Aky. Con l’arrivo del freddo l’albero deve spogliarsi dalle foglie stanche; riposare durante l’inverno per poi formare altre foglie, rigogliose e pronte per affrontare la bella stagione».

Wolfy e mamma lupa

Lui è Wolfy, un cucciolo di lupo. Il lupacchiotto è scappato dal branco perché vuole dimostrare di essere il migliore. Crede di avere l’udito più sviluppato degli altri, l’olfatto più fine e la vista più acuta. Posso e Wolfy si incontrano per caso nel bosco e parlano a lungo; fino a quando arriva una lupa, fiera e imponente… 

 «Ostentare le proprie capacità non è mai segno di intelligenza. Più cercherai di convincere il mondo intero della tua superiorità, meno riceverai attenzioni. Non solo perché coloro che credono di saper tutto in realtà non sanno nulla, ma perché si pongono nel modo sbagliato nei confronti della vita. Se insisterai ad andare per la tua strada senza confrontarti con quella battuta dagli altri, finirai per seguire il percorso da solo; sempre che gli umani non ti catturino prima. A quel punto non ci sarà nessuno a dirti che avevi torto, perché il branco ti avrà già abbandonato da un pezzo».

Il Signor Tasso Vinciterra e i cuccioli del bosco

Il Signor Tasso Vinciterra è il saggio del bosco e i cuccioli delle varie specie animali trascorrono volentieri le serate ad ascoltare le sue storie. Il vecchio tasso conosce i segreti del bosco, ma sa molte cose anche sull’essere umano e cerca sempre di coinvolgere tutti narrando leggende e svelando misteri. Altri personaggi presenti nel disegno: Tassolino Meles, Mantilde, Miss Lumachina Bla Bla, Aculeo.

 «Erano forti e temuti; ma non valorosi, Aculeo. Chi ruba ciò che non si è guadagnato non è valoroso, è un brigante. Anche se si trova a bordo di un galeone imponente, non devi pensare che sia giusto quello che fa».

Posso e Felis Gouta

In questa storia il piccolo Posso incontra Felis Gouta, un gatto selvatico che è in viaggio alla ricerca di altri gattoni come lui. Dopo aver ascoltato i racconti del felino, Posso inizia a riflettere sulla possibilità di partire per cercare i suoi simili… 

 «Ho deciso di partire perché a volte, per trovare quello che si vuole, bisogna andare a prenderselo».

Posso e Codino

Lui è Codino. In questa storia il piccolo Posso sta nuotando beatamente nel laghetto del bosco, quando all’improvviso vede una rondine che svolazza sopra la sua testa. All’inizio si spaventa, poi trova la calma necessaria per riordinare le idee e parlare con quello che è per lui un essere bizzarro che si muove in modo frenetico. 

 «Noi rondini in inverno migriamo perché da queste parti quando fa freddo ci sono meno insetti, e quindi torniamo col caldo».

Posso sull’asfalto

L’asfalto, voi direte, non può essere uno dei protagonisti della saga su Posso. E in effetti non lo è. Ma questa immagine è importante, poiché è tratta dal racconto in cui Posso capisce che perde i poteri non solo quando entra in contatto con l’inquinamento, ma anche quando ha a che fare con tutto ciò che è artificiale. I poteri di Posso sono dunque legati alla natura.

«Forse i tuoi poteri dipendono dalla natura. Sembra che l’inquinamento e le costruzioni degli esseri umani ti indeboliscano». Il tasso colse un lampo di tristezza negli occhi di Posso. «L’avventura che hai vissuto oggi non è stata inutile, Posso. Grazie all’insuccesso hai scoperto qualcosa di importante sulla tua specie».

Posso guarda i piccoli umani

In questa storia Posso incontra dei piccoli umani che giocano nel bosco. Seduto su un ramo li osserva, e scopre che i bambini vedono un lago popolato da creature magiche nello stesso punto in cui gli adulti vedono solo un piccolo stagno…

 «Ho notato che da piccoli, gli umani hanno un’immaginazione che perdono da grandi», rispose Posso. «Che vuoi dire?». Miss Lumachina Bla Bla era a disagio. Essere così vicino ai piedi di quei bambini la terrorizzava. «Vedi lo stagno dove stanno giocando? Poco fa ero sul ramo che li spiavo, e loro hanno detto che è un lago immenso, abitato da creature pericolose. Li ho sentiti chiamare un mostro di nome Nessie».

Posso e Serpere Natrix

Lei è Serpere Natrix. La incontriamo nel racconto “Incomprensioni e pregiudizi”. In questa storia il piccolo Posso si imbatte nel corpo senza vita di una Natrice dal collare; o almeno, crede sia senza vita… In realtà la biscia finge soltanto di essere morta perché vuole essere lasciata in pace. Non sapendolo, Posso si avvicina troppo e lei si sveglia, per poi avvolgerlo in una stretta morsa. Entrambi diffidano l’uno dell’altra: lei è stata messa in guardia da Alpinus Neretto, lo scoiattolo comune che ha paura di Posso, e Posso ha sentito cose orribili sul conto dei serpenti… 

 «Non riuscirai a seppellirmi viva!», gridò la biscia. E lo raggiunse. Posso la guardò accigliato. «Viva? Ma io non volevo seppellirti viva. Pensavo fossi morta e non volevo lasciarti lì esposta». Il rettile socchiuse gli occhi a due fessure. «Come faccio a sapere che non menti? Non mi fido di te». «Se è per questo nemmeno io mi fido di te. Non si dicono cose tanto belle di voi serpenti. Io volevo solo darti una degna sepoltura».

Questi sono solo alcuni dei personaggi che troverete nel prequel Le avventure di Posso. 

In realtà ce ne sono molti altri nel libro: Mantilde, Tassolino Meles e Bufo il Buffo, per citarne alcuni. Nel prossimo articolo vi parlerò dei Posso che incontrerete nei libri della trilogia. Per ora, però, rimaniamo nel bosco in Piemonte, con gli amici animali che si trovano nella raccolta di racconti della saga su Posso.

Illustratore: Andrea Modugno.

Se avete domande, non esitate a farle, io risponderò più che volentieri. Qui sotto trovate la copertina. Cliccando sopra la didascalia verrete rimandati all’acquisto del libro su Amazon.

Un abbraccio,

Silvia

Pubblicato da Silvia Civano

Genovese, classe 1987. Scrivere per me è come respirare aria pura. Scrivo libri, racconti e recensioni. Mi piace dedicarmi a generi diversi. Leggo thriller, fantasy, romance e horror. Amo la natura, ma anche le città. Questo perché adoro i contrasti. Mi appassiona ciò che in apparenza non si combina. È una sfida far combaciare parti di puzzle che non appartengono all'immagine prevista.

2 pensieri riguardo ““Le avventure di Posso”. I personaggi del prequel

  1. Ho più o meno l’età del papà di Silvia, che è un caro amico, non sono proprio un “bimbo”, però ho letto tutti i libri che hanno protagonista Posso. Mi piacciono proprio tanto.
    Zio Franco

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