
Buongiorno a tutti! Ieri ho finito di leggere Presenza oscura, di Wulf Dorn, e ho deciso di dedicare un articolo a questa lettura.
Partiamo con una breve trama: la protagonista è la giovane Nikka. Ragazza che, durante una festa di Halloween, beve un drink contenente il GBL (droga dello stupro). Ne beve una quantità eccessiva e, dopo essersi sentita male, muore per ben ventun minuti prima di tornare in vita. Durante quei ventun minuti Nikka si avventura in un luogo oscuro, all’interno del quale fa incontri molto particolari. Quando si risveglia in ospedale scopre che durante la festa la sua migliore amica è stata rapita e non si fermerà davanti a niente e nessuno per ritrovarla. Ma chi avrà portato con sé dal luogo oscuro?
Ho sintetizzato al massimo la storia altrimenti verrebbe un post troppo lungo, ma gli elementi principali ci sono. Primo fra tutti, il tema che Dorn decide di affrontare in questo libro: la vita dopo la morte. Lo fa con un’avventura avvincente, grazie alla quale sono uscita dal blocco del lettore che mi aveva allontanata dai libri per più di un mese. Ero talmente curiosa di scoprire come andassero le indagini di Nikka, che cenavo e mi fiondavo subito a leggere sul divano. La scrittura di Dorn, come sempre, è perfetta. Entri nella mente dei protagonisti, sei lì con loro ad angosciarti, a sussultare e ad arrabbiarti.
Già con “Gli eredi” Dorn aveva deciso di uscire dal genere del thriller psicologico, avventurandosi in un’ambientazione più horror e meno realistica. Con Presenza oscura cammina nuovamente su un terreno borderline ma, a parer mio, risultando ben più credibile rispetto a Gli eredi. Quantomeno per la costruzione della storia che con Presenza oscura è impeccabile. Si vede che c’è una ricerca accurata dietro alla stesura del romanzo. Dorn ha studiato come reagisce l’organismo quando si assumono droghe e descrive le scene talmente bene che sembra davvero di essere con Nikka quando si sente male a causa dell’ingestione del GBL.
Resta il fatto che per me i suoi capolavori sono Il mio cuore cattivo, Follia profonda e La psichiatra. Ma solo per un parere puramente personale, perché mi affascina di più quando Dorn fa entrare il lettore in sintonia con persone affette da disturbi mentali. Avendo lui lavorato per anni come logopedista presso una clinica psichiatrica, può attingere alla sua esperienza, e riesce a risultare molto credibile quando inventa storie aventi protagonisti possibili pazienti.
Concludo dicendo che è stata una lettura intensa, avvincente e che vi consiglio. Presto prenderò L’ossessione, il sequel de La psichiatra, romanzo di esordio di Dorn. Mi manca solo quello per dire di aver letto tutti i suoi libri, anche se spero ne scriverà ancora molti.
Chi di voi ha letto Presenza oscura? Vi è piaciuto? Avete letto qualcosa di questo autore?