
Buongiorno! Oggi vorrei parlarvi dell’ultimo libro di Wulf Dorn: Gli eredi. Io ho letto quasi tutti i libri di Dorn. Mi piace lo stile di questo autore, molto scorrevole e di facile lettura. A volte un tantino sadico, ma non al punto tale da sconvolgermi.
Ma parliamo del libro Gli eredi. Breve trama: La protagonista, Laura Schrader, è l’unica testimone di una tragedia insolita. L’intero villaggio dove stava trascorrendo una vacanza in compagnia della sorella e della nipote è scomparso. Laura viene trovata nella sua auto, distrutta da un incidente. Nel portabagagli c’è il cadavere di una bambina… La storia si scopre attraverso “l’interrogatorio” che uno psicologo fa a Laura, nella speranza di scoprire cosa sia successo agli abitanti del paese, e anche di capire chi sia l’assassino della bimba nel bagagliaio. Attraverso la ricostruzione di Laura scopriamo che le donne incinte di quel paese avevano visioni raccapriccianti e che i bambini si comportavano in modo assai strano…
Questa ultima opera di Dorn si discosta molto dalle precedenti. L’autore ha sempre scritto thriller psicologici, ha inventato trame in cui la protagonista assoluta era la mente umana. A volte contorta, malata, allucinata. Ma alla fine di ogni libro si arrivava sempre a una spiegazione logica. Il motivo per cui il protagonista agiva in un determinato modo o vedeva determinate cose, derivava sempre da squilibri mentali. Da esperienze pregresse che lo avevano portato lì, all’interno della storia che faceva palpitare il lettore, lo angosciava, lo obbligava a voler scoprire cosa fosse successo. In questo libro invece non siamo davanti a un thriller psicologico, ma a un’opera horror. A me piace molto anche l’horror, e trovo che non ci sia nulla di male a voler provare, da autore, a percorrere nuove strade. Inoltre, l’idea di base è buona, ma è il modo in cui ha affrontato la vicenda che non mi ha convinto del tutto.
Dorn vuole, con questo suo libro, parlare di un tema molto attuale e da me fortemente sentito: l’autodistruzione del genere umano. I bambini decidono di unirsi per vendicarsi degli adulti perché le generazioni passate, con le loro azioni, lasciano un mondo corrotto e inquinato alle generazioni future. E su questo l’autore mi trova perfettamente d’accordo. L’essere umano sta consumando le risorse del pianeta, lo sta inquinando, distruggendo. Le classi politiche sono sempre più corrotte e i bambini si troveranno a pagare il prezzo delle scelte sbagliate degli adulti. Ma perché il libro non mi ha convinta del tutto? Il punto è che questi bambini, per ottenere giustizia attuano una vendetta. Uccidono gli adulti. Anzi, dai 16 anni in su si è considerati già troppo grandi per poter vivere. Ormai a quell’età si è corruttibili e dunque sacrificabili. Il problema di base è che i bambini, per eliminare le ingiustizie, commettono ingiustizie. Il messaggio che passa è che si elimina la violenza con la violenza, in pratica. È proprio questo che mi ha lasciata un tantino perplessa. Senza contare che, secondo me, se sono azioni crudeli a cambiare il mondo, questo è destinato a ricadere nei medesimi errori. Chi assicura che, una volta cresciuti, quei piccoli mascalzoncelli assassini non diventino politici corrotti?
Per concludere, non posso dire che il libro non mi sia piaciuto. L’ho letto in pochi giorni perché, come sempre, Dorn ha la capacità di tenermi incollata alle pagine dei suoi libri. Ma ho trovato le altre sue opere superiori. E non tanto perché ha deciso di allontanarsi dal genere in cui rischiava di rimanere “incasellato”, ma quanto per il fatto che non ha trattato nel migliore dei modi l’argomento da lui scelto. Poteva fare molto di più con il materiale che aveva a disposizione. Detto questo resto una sua lettrice fedele e sarò in prima fila non appena uscirà il suo prossimo libro.
Vi saluto copiando alcune delle frasi che mi sono piaciute di più:
Tutte le cose del mondo hanno due facce, e dietro il bene si nasconde sempre il male.
Che storia: bambini che si vendicano degli adulti! D’altronde i bambini ne avrebbero tutte le ragioni, pensò. In fondo siamo noi a condannarli a ereditare un mondo dove ogni giorno si estinguono decine di specie animali e vegetali. Un mondo di oceani inquinati e di smog, sconvolto da catastrofi climatiche causate dall’industrializzazione. E tutto perché da generazioni l’umanità vive nel l’illusione che il benessere dipenda da una crescita continua.
«Un mondo senza adulti» disse infine. «nessuno che inquini l’ambiente, combatta guerre, sfrutti i bambini, li maltratti o li indottrini. Un ritorno al punto di partenza. È questo che vogliono i bambini, secondo lei?». Laura Schrader annuì.
E voi avete letto Gli eredi? Cosa ne pensate?
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