Diario di un perdente di successo

Buongiorno, oggi vorrei parlarvi della mia ultima lettura: Diario di un perdente di successo, di Dario Mondini.

Premetto che non sono solita leggere libri autobiografici e che, nonostante fossi certa delle capacità di Dario, temevo di arenarmi a causa del genere narrativo. Invece, l’ho letto in un periodo brevissimo! Non solo, ho intenzione di acquistare anche il seguito: Nuove storie di un perdente di successo.

Ma ora torniamo alla recensione.

“Il nostro mondo era davvero piccolo ma sembrava bastarci”.

Questa frase mi ha colpito molto perché mi ha portato a riflettere su quanto cambi la percezione del mondo a seconda dell’età. Un mondo enorme quando si è bambini, ostile nella tappa adolescenziale e piccolo una volta diventati adulti. Anche se, e di questo ne sono convinta, le dimensioni possono variare a seconda di come si affronta la vita.

Dario ci racconta dei primi amori, degli amici, dello sport in compagnia. Ingredienti perfetti per rendere ricca una vita solo in apparenza semplice, quando è in realtà un insieme di emozioni. Il mondo sembra “tutto lì”, in un campo sportivo, in un locale o in una camera da letto. Ma in realtà dentro di noi i confini sono molto più ampi.

Ho apprezzato molto l’autoironia di Dario nel condividere con i lettori i propri fallimenti.

“Mondini, trecentotrenta in un giorno: ma come hai fatto?”

“Non è stato facile – gli risposi senza batter ciglio- ma ce l’ho fatta”

Con la sua ironia l’autore mi ha fatto ridere, con le sue avventure appassionare. Ma non sono mancati parti in cui mi ha anche emozionata. Il motivo per cui Dario ama stirare mi ha commossa.

Grazie, Dario, per il tuo libro. Ci ritroviamo tra i fornelli del tuo bilocale nel sequel di questa opera.

Pubblicato da Silvia Civano

Genovese, classe 1987. Scrivere per me è come respirare aria pura. Scrivo libri, racconti e recensioni. Mi piace dedicarmi a generi diversi. Leggo thriller, fantasy, romance e horror. Amo la natura, ma anche le città. Questo perché adoro i contrasti. Mi appassiona ciò che in apparenza non si combina. È una sfida far combaciare parti di puzzle che non appartengono all'immagine prevista.

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